Perché agisce alle dimensioni dell'Unione europea e non del mondo intero?

Le sfide globali del 21° secolo (riscaldamento globale, invecchiamento demografico, disuguaglianze portate dalla tecnologia, potere delle multinazionali, povertà e precarietà, migrazioni) sono globali. Essi meriterebbero di essere affrontati con un'azione politica della stessa portata, vale a dire su scala globale.

Il problema di questo approccio, tuttavia, è che, a partire dal 2019, non esiste un'istituzione politica in grado di prendere decisioni e di attuarle, anche contro la volontà di un determinato Stato nazionale, a livello globale. Rimaniamo bloccati nelle trappole dei negoziati intergovernativi e con il diritto di veto universale del processo decisionale all'unanimità (cfr. il nostro documento sulla democrazia paneuropea, paragrafo 2.3).

L'Unione europea è l'unica eccezione esistente a questa situazione. Nonostante le sue debolezze, l'UE presenta le caratteristiche più avanzate della democrazia transnazionale nelle istituzioni esistenti (cfr. il nostro documento sulla democrazia paneuropea, paragrafo 2.5). Le decisioni sono prese (in generale) a maggioranza qualificata degli Stati membri e a maggioranza semplice in Parlamento. Gli Stati membri sono soggetti allo Stato di diritto, come espresso dalla Corte di giustizia europea. Il Parlamento europeo ha poteri decisionali, è eletto direttamente dagli elettori e opera in seno ai gruppi politici e non secondo le delegazioni nazionali. La Commissione è politicamente responsabile nei confronti del Parlamento, e può essere da esso licenziata, come qualsiasi governo in una democrazia parlamentare.

La creazione di una democrazia transnazionale è un'impresa formidabile. Non ha precedenti. La posta in gioco è enorme: è l'unico modo per sfuggire alla frammentazione nazionalistica e alle guerre in un momento in cui l'umanità dovrebbe dedicare il 100% delle sue energie e risorse per risolvere le sfide che minacciano la civiltà. Dobbiamo farlo funzionare.

Il modo più sicuro per sviluppare un'innovazione è partire dalla scala più piccola e significativa, con il minimo numero possibile di caratteristiche, in un ambiente di supporto.

Per questo motivo scegliamo di partire da una scala ridotta: quella dell'Unione europea. In questo modo, sperimenteremo e convalideremo le operazioni di una cooperativa transnazionale per la trasformazione economica, sociale e politica, la faremo funzionare ed essere pronti - quando necessario - a crescere.