Dall'inizio del XXI secolo l'umanità si è resa conto di dover affrontare problemi comuni e globali. Questi problemi, che chiamiamo le sfide globali del XXI secolo, possono essere classificati come segue, dai più complessi da affrontare, perché dipendono dalle leggi della fisica e della biologia e da vincoli geologici, a quelli che potrebbero essere (ma non lo sono) più facili da affrontare, perché implicano solo convenzioni sociali:
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il cambiamento climatico e, più in generale, la pressione eccessiva e insostenibile che l'umanità esercita sull'ambiente naturale che sostiene la civiltà umana;
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demografici e l'esplosione del numero di anziani e malati cronici;
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le disuguaglianze sociali portate dalle tecnologie digitali e più in generale dai sistemi integrati a costo fisso;
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la concentrazione del potere nelle mani di multinazionali sempre più disinvolte;
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l'aumento della povertà e della precarietà per ampie fasce della popolazione e, come conseguenza di quanto sopra,
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un'ondata crescente di migrazioni di massa e di nazionalismo xenofobo.
Di fronte a queste tendenze globali, cresce la sensazione che il mondo sia governato da un'oligarchia globale ed egoista, che non fa nulla per evitare un collasso globale fatto di disastro ecologico, caos sociale, frammentazione politica e guerre nazionalistiche.
La soluzione di questi problemi richiede accordi di cooperazione su larga scala per condividere equamente i costi, i benefici e i rischi degli adattamenti richiesti alle nostre società per raggiungere la Società dell'Accordo, entro il brevissimo lasso di tempo lasciatoci dalle leggi fisiche e biologiche che regolano il cambiamento climatico e l'esaurimento delle risorse. Si tratta di un compito arduo.
Creiamo la Cooperativa CosmoPolitica per consentire gli accordi di cooperazione su larga scala necessari per risolvere, in tempo, le sfide globali del 21° secolo.
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